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Maltempo: sopralluogo ad Arco
- Questo pomeriggio il presidente Fugatti e l'assessore Zanotelli hanno verificato i danni della piena del Sarca
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Il secondo evento più significativo in base alle registrazioni dell'idrometro di Sarche dopo quello del settembre del 1999. E' stata catalogata così la piena del fiume di sabato scorso che ha provocato danni ad Arco, in particolare nella zona di Pratosaiano, a Caneve e nel Linfano. Oggi in sopralluogo c'erano il presidente Maurizio Fugatti e l'assessore all'agricoltura e difesa del suolo Giulia Zanotelli insieme ai tecnici provinciali, il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, Foreste e Fauna Raffaele De Col e il dirigente del Servizio Bacini montani Roberto Coali. Con loro il sindaco Alessandro Betta, il comandante dei Vigili del Fuoco di Arco Stefano Bonamico e l'ispettore distrettuale Marco Menegatti.
Il presidente Fugatti, nel ringraziare i Vigili del Fuoco e più in generale tutti gli uomini della Protezione civile impegnati ad affrontare l'emergenza, ha espresso tutta la collaborazione dell'amministrazione provinciale e delle strutture tecniche per le verifiche e gli eventuali interventi da attuare. "Dopo la tempesta Vaia - ha poi concluso Fugatti - abbiamo dato un preciso mandato alle strutture a tutela dell'incolumità pubblica, che è quello di intervenire sulla pulizia dell'alveo dei fiumi e lungo le strade del Trentino ove vi siano situazioni di rischio con piante vicine alla sede stradale. Sul fiume Sarca è già in programma un intervento, in base al piano di tagli provinciale".
L'assessore Zanotelli, nel rispondere al primo cittadino di Arco in merito ai danni causati dalla piena, ha quindi spiegato che si stanno eseguendo tutte le verifiche rispetto ai danni riportati anche dal settore agricolo, per valutare l'eventuale attivazione di possibili indennizzi a fronte delle perdite avute, al netto delle coperture assicurative presenti. - Data di pubblicazione: 06/10/2020
Colata di detriti sul rio Afasè nei comuni di Caderzone Terme e Pinzolo
- In occasione dell'ultima emergenza meteorologica del 29 agosto 2020 (allerta moderata “arancione”) si sono manifestati sul territorio trentino alcuni episodi di colata detritica (“debris flow”): si tratta di fenomeni di dissesto idrogeologico tipici di alcuni ripidi torrenti e versanti, quindi piuttosto frequenti nel nostro territorio, simili alle colate di lava generate dai vulcani. Non a caso, il corrispondente termine francese è “lave torrentielle”. Rispetto alle colate di lava, le colate torrentizie sono tuttavia caratterizzate da velocità assai maggiori, e possono originare in tempi brevissimi (pochi minuti) danni devastanti alle strutture che si frappongono al loro cammino, specialmente qualora nella componente solida della colata siano presenti massi di grandi dimensioni.
- Data di pubblicazione: 22/09/2020
Lavori di ripristino alla Serra Bertolini sul torrente Centa
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Si sono conclusi in questi giorni i lavori di manutenzione sulla Serra Bertolini, imponente opera di difesa e trattenuta del materiale solido realizzata sul torrente Centa nel comune di Caldonazzo.
Dalle notizie a disposizione l'opere è stata realizzata nel 1846, data ritenuta attendibile perché non è citata tra gli interventi programmati dopo la piena del 1882.
L’opera è stata la prima costruita allo scopo di trattenere il materiale solido che metteva in crisi, in particolare, il fiume Brenta a valle della confluenza con il torrente Centa. Realizzata a circa 5 km dalla confluenza del torrente Centa nel fiume Brenta, si trova infatti in una posizione strategica per il trattenimento del materiale solido trasportato dalla corrente ed è ben visibile dalla SP N° 108 della Valle di Centa, poco a monte della località Aonè (sezione di misura delle altezze idrometriche dell’Ufficio Dighe).
- Data di pubblicazione: 14/09/2020
Conclusione per il 2020 dei lavori sul torrente Cadino
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In seguito all'evento Vaia, lungo il torrente Cadino, si è innescato un notevole trasporto di sedimenti e diffuse erosioni spondali . Queste hanno fortemente danneggiato la viabilità per il passo Manghen determinando la chiusura della strada.
In urgenza il Servizio Opere Stradali e Ferroviare, in collaborazione con il Servizio Bacini montani, si sono impegnati nel ripristino delle infrastrutture realizzando importanti opere spondali e rilevati. - Data di pubblicazione: 07/09/2020
Il Trentino è più sicuro grazie alla “Carta di sintesi delle pericolosità”
- Lo strumento, frutto di anni di studi e analisi, fornisce la mappatura dei rischi idrogeologici del territorio
- Conoscere il territorio, le sue eventuali insidie per garantire la protezione dello stesso e delle persone che lo abitano. E’ questo l’obiettivo della Carta di sintesi delle pericolosità, approvata stamani dalla giunta provinciale, al termine di un lungo iter di studio e di valutazione. In particolare, la Carta di sintesi raccoglie le diverse Carte della pericolosità, in cui vengono segnalate tutte le informazioni relative ai pericoli connessi a fenomeni idrogeologici, valanghivi, alluvionali, sismici o di altra natura relativi al territorio trentino. Si tratta quindi di uno straordinario strumento di unificazione e armonizzazione delle diverse discipline tecniche, così da permettere la classificazione dell’instabilità del territorio e fornire un quadro di riferimento organico per l’attività di pianificazione urbanistica e di protezione civile. La Carta di sintesi della pericolosità - adottata oggi dall'esecutivo con l’approvazione di una serie di delibere tra loro collegate - comprende anche il primo aggiornamento dello stralcio relativo al territorio del Comune di Trento, del Comune di Caldonazzo e dei Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme nonché al territorio dei Comuni compresi nella Comunità Rotaliana-Königsberg.
- Data di pubblicazione: 04/09/2020
Maltempo: monitoraggio speciale sui fiumi trentini
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Particolare attenzione viene presentata in situazioni come questa, caratterizzata da forti precipitazioni concentrate in determinate zone, al livello dei torrenti e dei fiumi che attraversano il nostro territorio ed agli equilibri con la situazione idrografica dei territori confinanti.
Il monitoraggio viene seguito in tempo reale dalla Sala di Piena della protezione civile provinciale. La situazione al momento è sotto controllo. Si sta monitorando l’andamento del livello del fiume Adige che alle 22.45 misurava 4.77 metri a Trento.
Nelle prossime ore non si prevedono problemi secondo la Protezione civile della Provincia autonoma di Trento che è rimasta costantemente in contatto anche con la Provincia di Verona oltre che con l’Alto Adige e con la Lombardia.
Rimarrà aperto per tutta la notte il servizio di piena sul fiume Adige mentre questo pomeriggio è stato chiuso quello relativo al fiume Sarca: qui i livelli idrometrici sono scesi infatti sotto il limite di guardia dopo che il fiume, verso le ore 12, aveva ha raggiunto a Ponte del Gobbo 2,78 metri. - Data di pubblicazione: 31/08/2020
Un nuovo alveo per il rio Fontana Bianca a Storo
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Nei primi giorni di agosto sono stati ultimati, nel territorio comunale di Storo, i lavori di sistemazione idraulica del rio Fontana Bianca. Il nome di questo corso d’acqua – iscritto nell'Elenco provinciale delle acque pubbliche con il n. 2407 – deriva dalla suggestiva cascata generata dalle acque del rio nel superamento dei salti rocciosi che le congiungono al fondovalle del Chiese.
Circa duecento metri più valle della cascata, il rio attraversava – prima di questi lavori – la strada provinciale che collega Storo e Bondone (SP 69) in corrispondenza di un piccolo ponte ad arco. Unitamente alla significativa capacità di trasporto solido del rio Fontana Bianca, l’insufficienza idraulica di questo e di altri due attraversamenti (uno privato, l’altro comunale, su via Roversella) ha costituito negli anni trascorsi la principale causa di frequenti esondazioni, con “inghiaiamenti” della carreggiata e relativi rischi per la circolazione stradale.
- Data di pubblicazione: 21/08/2020
Ultimati i lavori di ripristino sul torrente Cismon dopo la tempesta VAIA
- Ultimati i lavori urgenti di sistemazione del torrente Cismon nei Comuni di Mezzano ed Imer. Questo tratto del torrente è stato molto colpito dal passaggio della tempesta VAIA nell’ottobre 2018. Il territorio del Primiero infatti ha registrato piogge cumulate davvero importanti in occasione della tempesta con un picco di oltre 600 mm in tre giorni alla stazione di Passo Cereda. Alla stazione idrometrica sul torrente Cismon (Ufficio Dighe PAT) sono stati misurati livelli idrometrici di quasi 3 m in occasione del secondo picco di piena passato nella notte tra il 29 ed il 30 ottobre; si tratta dei livelli più alti misurati dalla stazione dal 1993.
- Data di pubblicazione: 15/08/2020
Proseguono i lavori di sistemazione idraulica sul rio Lagorai - Cavalese e Tesero
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Iniziati nel 2020 i lavori di sistemazione idraulica del rio Lagorai nella zona valliva e prossima alla confluenza con il torrente Avisio, nell'autunno del 2018 il bacino del rio Lagorai si è attivato trasportando verso valle una notevole quantità di materiale detritico ed erodendo le sponde.
- Data di pubblicazione: 14/08/2020
Interventi post-evento sul rio Taviela (Val di Pejo) dopo la colata detritica del 30 luglio scorso
- In seguito alla colata detritica che giovedì scorso 30 luglio ha interessato il rio Taviela in Val di Pejo il Servizio Bacini montani, in collaborazione con i Vigili del fuoco volontari di Pejo, è intervenuto con urgenza per riaprire la viabilità verso il lago di Pian Palù interrotta dal deposito del materiale veicolato verso valle dal torrente, e ripristinare le sezioni di deflusso. Con il supporto specialistico del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento, si è provveduto inoltre ad effettuare un volo per verificare le condizioni alla testata del bacino e un rilievo fotogrammetrico del conoide con drone.
- Data di pubblicazione: 04/08/2020
Pubblicato il: Lunedì, 12 Novembre 2018 - Ultima modifica: Venerdì, 22 Novembre 2019