La pianificazione del territorio permette di adeguare l'uso del suolo ai pericoli esistenti.

La pianificazione del territorio permette di adeguare l'uso del suolo ai pericoli esistenti.
La sicurezza del territorio rispetto ai fenomeni naturali di tipo geologico e idrogeologico rappresenta uno dei temi di maggiore rilievo della pianificazione territoriale provinciale che, a partire dal Piano urbanistico provinciale approvato con legge provinciale 9 novembre 1987, n. 26 ha provveduto a sviluppare, approfondire e regolamentare coerentemente con l'uso del territorio.
Gli strumenti redatti dalla Provincia di Trento per orientare la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio garantendo la sicurezza di persone e beni sono le Carte della Pericolosità e la Carta di Sintesi della Pericolosità.
Le Carte della Pericolosità, redatte in attuazione dell’art. 10 della legge provinciale 1 luglio 2011, n.9 'Disciplina delle attività di protezione civile in provincia di Trento', prendono in considerazione i pericoli connessi ai fenomeni idrogeologici, valanghivi, alluvionali, sismici, incendi boschivi, determinate sostanze pericolose, cavi sospesi e altri ostacoli alla navigazione aerea e agli ordigni bellici inesplosi, fornendo indicazioni su quali tipi di pericolo naturale ci si debba aspettare per ciascun punto del territorio provinciale e il grado di pericolosità associato.
La Carta di Sintesi della Pericolosità rappresenta la combinazione tra più tipologie di pericoli e le relative aree caratterizzate da diversi gradi di penalità ai fini dell'uso del suolo.
È elemento costituente il Piano Urbanistico Provinciale (art. 3 legge provinciale 27 maggio 2008, n. 5) nonché strumento di riferimento per la pianificazione urbanistica.
La direttiva 2007/60/CE del parlamento europeo e del consiglio del 23 ottobre 2007, la cosiddetta “Direttiva Alluvioni”, è stata adottata al fine di istituire un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all'interno della Comunità europea.