Il Servizio Bacini montani – Ufficio di Zona 1 – ha recentemente concluso un importante lavoro di sistemazione idraulica sul rio Massangla presso gli attraversamenti di via Alzer a Pieve di Ledro, in prossimità della confluenza con il lago di Ledro.
Prenderanno il via nei prossimi giorni i lavori di consolidamento dell’argine destro del fiume Adige, nel tratto a valle del ponte di Nave San Rocco, nel Comune di Terre d’Adige. L’opera guarda alla mitigazione del rischio alluvionale e mira a contrastare i fenomeni di filtrazione del fiume verso l’abitato. L’importo di aggiudicazione complessivo è pari a 394.758,89 Euro più I.V.A. (comprensivo degli oneri per la sicurezza). L’intervento è stato progettato e sarà seguito dall’Ufficio Adige, studi e pianificazione del Servizio Bacini montani. I lavori sono stati consegnati alla ditta Altaquota Srl di Cavalese, mentre alla mantovana Co.Ve.Smi. Srl sono state affidate le attività preliminari di ricerca di eventuali ordigni bellici inesplosi e le operazioni di bonifica, qualora necessarie.
Dal 4 al 6 aprile scorsi si è svolta a Roma, presso la sede di Confindustria, la prima edizione degli Stati Generali della Protezione Civile, cui hanno preso parte anche due funzionari del Servizio Bacini montani. L’incontro è stato promosso dal ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, con l’intento principale di "superare la natura emergenziale della protezione civile e di guardare alla previsione e alla prevenzione del rischio".
Prosegue con la consegna di 4 nuovi pick up il rinnovamento del parco macchine del Servizio Bacini Montani.
Questo nuovo acquisto si inserisce nel programma “STRATEGIA 2024-2028 PER L’AMMODERNAMENTO DEL PARCO MACCHINE E ATTREZZATURE DEL SERVIZIO BACINI MONTANI”. Per dare atto al programma è stato creato gruppo di lavoro composto da collaboratori del servizio che con la propria esperienza e competenza, maturata nel corso degli anni, ha predisposto uno scadenziario per la sostituzione di mezzi ed attrezzature in dotazione.
Tecnici al lavoro per garantire l’efficienza dell’opera che protegge gli abitati dalle alluvioni
Nella settimana compresa tra il 17 e il 21 marzo sono in programma le attività annuali di manutenzione dei dispositivi di apertura della galleria Adige-Garda. L’obiettivo è di verificare e garantire l’efficienza dell’opera che serve a ridurre la portata di piena del fiume Adige, riversandone una parte nel lago di Garda. Utilizzato 13 volte a partire dagli anni Sessanta (l’ultima il 31 ottobre 2023 in piena emergenza meteo), il tunnel scolmatore artificiale garantisce la sicurezza degli abitati della parte meridionale del Trentino e soprattutto della città di Verona.
Avviso di selezione di n. 5 operai di quarto livello addetti ai lavori di ingegneria naturalistica presso il Servizio Bacini montani.
La scadenza per la presentazione della domanda decorre dalla data di pubblicazione fino alle ore 23.59 del 15 aprile 2025.
Nel corso degli anni il Servizio Bacini montani ha riconosciuto la grandissima importanza della formazione del proprio personale, in particolare, ma non solo, in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Ha imparato anche che non è possibile disgiungere “la sicurezza” dal “lavoro”, ovvero bisogna insegnare al proprio personale, anche tecnico ma in particolare al personale operaio, a “lavorare in sicurezza”, partendo dalle procedure di lavoro stesse, in quanto indossare un paio di guanti o delle calzature col puntale a poco serve se poi la macchina non viene usata correttamente, se non ci si lega la cintura, se si sta sul bordo della rampa...
Il Servizio Bacini montani monitora i corsi d’acqua di fondovalle.
Capire come cambiano i corsi d'acqua nel tempo è fondamentale per prevenire le alluvioni e proteggere il territorio. La conoscenza della morfologia fluviale permette di gestire al meglio le emergenze, pianificare interventi efficaci e integrare la protezione ambientale con lo sviluppo sostenibile. Attività coerenti con le indicazioni e disposizioni del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche e delle direttive europee "Alluvioni" (2007/60/CE) ed "Acque" (2000/60/CE), la cui applicazione non può prescindere da un costante monitoraggio delle dinamiche relative alla morfologia dei corsi d’acqua.
A partire dal 5 febbraio, quattro pomeriggi di approfondimento dedicati al rischio residuo
Il rischio idrogeologico è una realtà che mette alla prova le comunità locali. Ogni anno lo testimoniano eventi come alluvioni, frane e valanghe. Per affrontare e comprendere meglio le sfide future, il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna con la Scuola superiore della magistratura, il Consiglio nazionale delle ricerche e l’Università degli studi di Trento propongono un corso di formazione gratuito e a numero chiuso. Il corso si terrà nelle giornate del 5, 12, 19 e 26 febbraio nella sala conferenze del Muse. L’iniziativa è dedicata a tutti coloro che si occupano della gestione dei rischi naturali: un’occasione per approfondire aspetti tecnici, legali ed economici, e acquisire strumenti concreti per intervenire quando la natura si fa minacciosa.
Il Servizio Bacini montani ha realizzato negli scorsi mesi un intervento sul rio Val della Vecchia nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza.
L’intervento è nato da una segnalazione del Servizio Industria, Ricerca e Minerario della PAT per il recupero della sorgente Val dela Vecia, che rischiava un grave danneggiamento a seguito dei fenomeni di dissesto in atto sul Rio. Da questa segnalazione è nata in seguito una proficua collaborazione tra il Servizio Bacini montani, il Servizio Industria, Ricerca e Minerario della PAT, E'-Lith S.r.l., Concessionario per l’acqua minerale termale Fonti di San Martino, il Comune di Primiero San Martino di Castrozza e ACSM.