Il fumetto "Alluvioni a catinelle: meglio anticipare!" è nato nel contesto di un progetto europeo finalizzato all’anticipazione e alla comunicazione del rischio alluvionale nelle Alpi. Ha visto la luce nel gennaio 2020 con una prima edizione digitale (pubblicata su questo stesso sito web), cui è seguita nel 2022 la stampa di 8.000 copie cartacee, che hanno consentito ai funzionari del Servizio Bacini montani di entrare in molti Istituti di scuole medie del Trentino allo scopo di sensibilizzare gli studenti – e indirettamente i loro familiari – sul tema delle alluvioni e sui comportamenti che è necessario adottare per evitare disgrazie. In quest’opera di divulgazione è risultato fondamentale il supporto delle Amministrazioni locali e dei Vigili del Fuoco volontari.
Il Servizio Bacini Montani informa che, nel mese di ottobre, verranno emessi i canoni per l’anno 2025 relativi alle concessioni sul demanio idrico provinciale.
I soggetti titolari di concessioni per l’utilizzo di beni appartenenti al demanio idrico (quali occupazioni di aree demaniali e altri usi) riceveranno l’avviso di pagamento contenente l’importo dovuto, le modalità di versamento e la relativa scadenza.
L’assessore Failoni: “Siete una presenza preziosa per tutto il Trentino”
Una comunità orgogliosa del proprio territorio sa riconoscere chi ogni giorno lo custodisce. Oggi pomeriggio, in Duomo a Trento, si è svolta la celebrazione di San Giovanni Gualberto, patrono dei forestali. Una cerimonia sentita e partecipata, presieduta dall’arcivescovo Lauro Tisi e concelebrata da don Franco Torresani, per rendere omaggio a donne e uomini che con dedizione presidiano i boschi (considerati la casa dei trentini), tutelano l’ambiente e offrono un sostegno concreto alla popolazione. Nei banchi del Duomo sedevano molti dei 250 operatori del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento, presenti in modo capillare sul territorio. Accanto a loro, numerosi esponenti delle istituzioni civili e militari: tra gli altri, l’assessore provinciale alle foreste, caccia e pesca Roberto Failoni, il capo del Corpo forestale e direttore generale della Provincia Raffaele De Col, il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait, il dirigente del Servizio Foreste Giovanni Giovannini, la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli e il vicario del commissario del Governo Massimo Di Donato. L’assessore Failoni ha usato parole di orgoglio e riconoscenza: “Siete una presenza silenziosa, concreta e affidabile. Custodite i nostri boschi e siete sempre pronti a sostenere la popolazione, alla quale è importante far comprendere quanto sia prezioso il lavoro che svolgete quotidianamente, spesso lontano dai riflettori. Viviamo tante situazioni complesse, ma solo uniti si vince”.
Fenomeni alluvionali ci sono sempre stati. Ma l’innalzamento delle temperature medie di questi anni sta rendendo sempre più incerto e difficile leggerne i segnali e valutare i rischi. Ed ecco il senso di un incontro rivolto al mondo della Protezione civile trentina promosso dai Bacini montani. Lorenzo Malpaga ne è il dirigente: "I temporali sono più frequenti e più violenti e questa violenza la riscontriamo anche in casi recenti qui in Trentino".
Si sono conclusi i lavori di rinaturalizzazione e mitigazione della pericolosità idraulica lungo il fiume Adige, nel tratto compreso tra il confine nord della Provincia autonoma di Trento e la confluenza con la Fossa di Salorno. L’intervento, avviato nel giugno 2024, è stato cofinanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito di un più ampio piano di sicurezza idraulica e valorizzazione ambientale. L’opera è stata progettata e seguita dal Servizio Bacini montani della Provincia, in collaborazione con membri del Servizio Faunistico e dell’Agenzia Provinciale per l’ambiente.
Si è svolto il 2 luglio un incontro pubblico per illustrare i lavori attualmente in corso sul Rio Lavina Grande nel Comune di Altopiano della Vigolana. I lavori di mitigazione del rischio alluvionale si sono resi necessari dopo quanto accaduto il 28 luglio dello scorso anno quando una colata di detriti ha colpito il Rio nella zona dei Prà dei Laresi, ai piedi della Vigolana interessando diverse abitazioni.
La serata, promossa dal Comune di Altopiano della Vigolana, si è svolta presso l’Auditorium delle scuole medie di Vigolo a partire dalle 20, ed è iniziata con il saluto delle Autorità e l’intervento del Dirigente del Servizio Bacini montani Lorenzo Malpaga che ha introdotto il tema della difesa del territorio trentino delle alluvioni, evidenziando in particolare come i fenomeni naturali alluvionali possano essere mitigati ma mai completamente risolti e quanto possa influire l’espansione urbanistica (avvenuta in particolare negli anni 50-70) sull’aumento delle situazioni di rischio. È stato poi proiettato un video recentemente realizzato con il supporto dell’Ufficio stampa della PAT che spiega l’attività del Servizio Bacini montani per la difesa del territorio trentino dalle alluvioni.
Iniziativa aperta alla cittadinanza il prossimo 11 luglio a Marco di Rovereto
Il Servizio Bacini montani della Provincia autonoma di Trento organizza, per la giornata di venerdì 11 luglio, un seminario dedicato alle tecniche di prevenzione del rischio idrogeologico, con l’obiettivo di approfondire alcune delle principali tematiche legate alla gestione dei bacini montani, alla manutenzione delle opere idraulico-forestali, alla prevenzione del dissesto e alla valorizzazione delle conoscenze tecniche e scientifiche nel settore. L'iniziativa, intitolata "Prepararsi ai fenomeni alluvionali: passato, presente e futuro del Servizio Bacini montani", è aperta a tutta la cittadinanza, ma si rivolge in particolare agli appartenenti al Sistema di Protezione civile del Trentino e, nello specifico, alle organizzazioni iscritte nell'elenco del Volontariato di protezione civile della Provincia di Trento.
L’argine e la golena sinistri del fiume Adige situati tra il confine nord della Provincia e la confluenza della Fossa di Salorno sono stati interessati a partire da giugno 2024 da un intervento di riqualificazione ambientale e di mitigazione della pericolosità alluvionale cofinanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’intervento ha visto lo scavo di sbancamento di parte della golena sinistra del fiume Adige finalizzato alla realizzazione di tre distinti interventi di rinaturalizzazione e diversificazione morfologica dell’alveo del fiume Adige: la riprofilatura sinuosa della sponda sinistra con la realizzazione, inoltre, di isolotti in alveo, la risagomatura della golena secondo una configurazione a più stadi e la realizzazione di una lanca alimentata dalla falda. I lavori hanno lo scopo di (i) creare elementi morfologici atti a favorire lo sviluppo di aree umide a lento deflusso della corrente e di habitat per specie ittiche ed anfibi, (ii) conferire all’alveo un andamento più vario rispetto all’andamento canalizzato che caratterizza il fiume Adige a seguito dei passati interventi di rettifica, e (iii) ricostituire una fascia di vegetazione perifluviale più variegata al fine di favorire l’insediamento dell’avifauna e migliorare la qualità delle acque di deflusso grazie alla funzione di filtro dei nutrienti esercitata dalla vegetazione stessa.
Nell'ambito dell'abitato di Baselga di Piné sono in corso alcuni lavori di sistemazione del Rio Silla. Gli interventi sono previsti dalla Perizia Esecutiva 276 del 2021 la quale si divideva in più ambiti di intervento.
Sono iniziati la scorsa settimana i lavori di mitigazione del rischio alluvionale sul rio Lavina Grande nel Comune di Altopiano della Vigolana.
La sera del 28 luglio 2024 i versanti settentrionali ed occidentali del Gruppo della Vigolana sono stati colpiti da una precipitazione intensa di carattere temporalesco, che ha innescato fenomeni di colata detritica a partire dalle quote superiori dei bacini idrografici che si sono poi propagati lungo le incisioni ed i vari rii interessando in particolare il Rio Lavina Grande nel Comune Catastale di Vigolo Vattaro, il rio Trambario nel Comune catastale di Vattaro (entrambi nel Comune Altopiano della Vigolana) e i rivi Stanghet e Val Cestara in Comune di Trento.