Il Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP), entrato in vigore con Decreto del Presidente della Repubblica del 15 febbraio 2006 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 maggio 2006, n 119), adempie alle previsioni dello Statuto speciale per il Trentino Alto-Adige, il quale all'art. 14 terzo comma prevede che l'utilizzazione delle acque pubbliche sia disciplinata da un piano generale stabilito d'intesa tra lo Stato e la Regione.
Il PGUAP riveste dunque funzione di piano di bacino di livello nazionale, e rappresenta lo strumento per la pianificazione e la gestione della risorsa idrica pubblica: le previsioni e le prescrizioni costituiscono direttive nei confronti degli strumenti di pianificazione territoriale provinciali e locali.
Le otto parti costituenti il Piano introducono ogni aspetto relativo alla gestione delle acque, tra cui la difesa del suolo, il risanamento e l'ottimizzazione dell'utilizzazione della risorsa idrica.
Il Piano mira a:
- potenziare la difesa del suolo e la sicurezza idraulica del territorio;
- assicurare un rapporto ottimale fra suolo, acque e sicurezza del territorio con regole urbanistiche appropriate permettendo l’attuazione di efficaci interventi di regolazione e regimazione dei corsi d’acqua;
- garantire nello spazio e nel tempo una costante disponibilità di acque di buona qualità.
Di particolare rilievo, dal punto di vista della gestione del pericolo e degli interventi lungo i corsi d'acqua, sono le Parti delle Norme di Attuazione:
- Quarta 'Pericolosità e rischio idrogeologico', regolamentata dagli artt. 15-21 delle Norme di Attuazione, che costituiscono la Parte Ottava del Piano;
- Quinta 'Sistemazione dei corsi d'acqua e dei versanti', artt. 22-30 Norme di Attuazione;
- Sesta 'Ambiti fluviali', artt. 31-35 Norme di Attuazione.