La 'Direttiva Alluvioni', emanata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea, contiene una serie di indicazioni per la gestione del rischio e del pericolo alluvionale, da applicare nei Paesi membri. Tra queste, l'individuazione della necessità di 'prevedere l'elaborazione di mappe della pericolosità e di mappe del rischio di alluvioni in cui siano riportate le potenziali conseguenze negative associate ai vari scenari di alluvione', definite come strumenti di informazione e base per la definizione delle priorità e l'adozione di decisioni strategiche riguardo il rischio alluvionale.
La Direttiva introduce inoltre i 'Piani di gestione del rischio alluvioni' quali strumenti, da redigere sulla base delle mappe di pericolosità, che devono riguardare tutti gli aspetti della gestione del rischio alluvioni, 'ed in particolare la prevenzione, la protezione e la preparazione'.
In Italia la Direttiva Alluvioni è recepita con il Decreto Legislativo del 24 marzo 2011, n. 49, che raccordandosi con il testo unico ambientale (Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n. 152) assegna la competenza per l’elaborazione delle mappe di pericolosità e rischio e per la redazione dei piani di gestione alle Autorità di Distretto e quindi alle Autorità di Bacino di rilievo nazionale ed alle Regioni e Provincie Autonome per la parte di territorio di propria competenza.