È un termine spesso utilizzato per connotare l'intensità di un fenomeno naturale (esempio: 'una pioggia con tempo di ritorno pari a 100 anni'). Il significato che viene attribuito alla locuzione è tuttavia spesso errato, in quanto lo si associa ad una regolarità di accadimento ('una volta ogni 100 anni') che porta ad interpretazioni fuorvianti e di falsa sicurezza ('dopo che è successo, sono tranquillo per i prossimi 100 anni').
Tempo di ritorno
Il carattere statistico di questo concetto viene troppo spesso dimenticato, favorendo le interpretazioni di cui sopra. Formalmente, il tempo di ritorno viene definito come una grandezza statistica che esprime la probabilità di qualcosa che accade in un dato anno. Nel caso di un fenomeno alluvionale, il tempo di ritorno definisce la probabilità che un evento di una certa intensità ha di verificarsi all'interno di un qualsiasi anno.
Ad esempio, esiste l'1% di probabilità, all'interno di un qualsiasi anno, che si verifichi un evento cui viene attribuito un tempo di ritorno pari a 100 anni; questo indipendemente dal fatto che lo stesso evento si sia verificato nell'anno precedente o addirittura in quello in corso. All'interno di 10 anni, la probabilità che si verifichi lo stesso evento sale al 9.6%, per arrivare al 63.4% se gli anni considerati sono 100.
In definitiva, il tempo di ritorno è un concetto puramente statistico, che non vuole definire la 'memoria' o la regolarità degli eventi naturali, ma solo la probabilità che questi hanno di verificarsi nel tempo.