25/11/2024 - Il Servizio Bacini montani sta concludendo i lavori di sistemazione idraulico forestale sul rio Merdar. L’obiettivo dei lavori è la realizzazione di una briglia filtrante con lo scopo di mitigare la pericolosità alluvionale torrentizia dell’abitato di Canale, in particolare a valle della brusca curva (circa 120°) che contraddistingue il corso d’acqua.
Realizzazione di un'opera filtrante sul rio Merdar per la mitigazione della pericolosità torrentizia (località Canale, Pergine Valsugana)
La pericolosità del rio Merdar è generata dalla conformazione della parte medio-alta del bacino a causa di una morfologia molto aspra, alle pendenze elevate sia dei versanti sia del reticolo idrografico associate alle scadenti proprietà geomeccaniche delle rocce costituenti il bacino scadenti (successioni della Formazione di Werfen nella località “Terre Rosse” e filladi).
La fragilità del bacino è testimoniata anche dalla presenza delle numerose opere di consolidamento (briglie) realizzate fin da inizio ‘900 ed in gran parte realizzate tra il 1960 e il 1976. Il bacino del rio Merdar è stato recentemente attenzionato anche nel rapporto conclusivo dell'Accordo di programma "Approfondimento delle strategie di Governo del Pericolo sul Rio Rotiano" sottoscritto dalla Provincia di Trento con il CNR-IRPI di Padova, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) dell’Università degli studi di Trento, e il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università degli studi di Padova, per l’individuazione di complessi sistematori potenzialmente critici.
La realizzazione della nuova briglia filtrante aggiunge un importante tassello alle opere di mitigazione del pericolo idrogeologico nel bacino. La sua posizione (in località Casare sopra l’abitato di Susà) è stata scelta per massimizzare il volume della piazza di deposito per i sedimenti, essendo l’area caratterizzata da un allargamento della sezione ed una riduzione della pendenza. Importante anche la facile accessibilità ai mezzi d’opera necessari per la cantierizzazione e la futura manutenzione.
L’intervento eseguito non è da solo risolutivo del rischio idrogeologico che contraddistingue il bacino, nei prossimi anni sono previsti ulteriori approfondimenti in particolare dei fenomeni geologici maggiormente percepibili all’interno del bacino.