Interventi post-evento sul rio Taviela (Val di Pejo) dopo la colata detritica del 30 luglio scorso

Rilievo fotogrammetrico, riapertura della strada e ri-inalveazione del corso d'acqua

04/08/2020 - In seguito alla colata detritica che giovedì scorso 30 luglio ha interessato il rio Taviela in Val di Pejo il Servizio Bacini montani, in collaborazione con i Vigili del fuoco volontari di Pejo, è intervenuto con urgenza per riaprire la viabilità verso il lago di Pian Palù interrotta dal deposito del materiale veicolato verso valle dal torrente, e ripristinare le sezioni di deflusso. Con il supporto specialistico del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento, si è provveduto inoltre ad effettuare un volo per verificare le condizioni alla testata del bacino e un rilievo fotogrammetrico del conoide con drone.

Il rio Taviela è un affluente di sinistra idrografica del rio Cadini il quale, dopo aver attraversato i prati di località Frate e la strada che conduce al lago di Pian Palù, confluisce nel torrente Noce (circa 1460 m slm). Eventi passati si registrano fin dalla storica alluvione del 1882 quando una colata detritica, innescatasi in seguito ad un violento temporale sulle vedrette Taviela e Cadini, raggiunse l'abitato di Peio Fonti. Nel 1987 si verifica un evento analogo in seguito al quale l’Azienda speciale di sistemazione montana (l’attuale Servizio Bacini montani) interviene deviando il percorso del rio verso località Frate e con la costruzione di una briglia selettiva per il controllo del trasporto solido e relativa piazza di deposito a tergo. L’anno successivo, un altro temporale di forte intensità causò la movimentazione di materiale solido con danneggiamento dell’opera di presa a quota 1950 m slm circa. Il flusso detritico fu in parte intercettato dalla briglia selettiva e in parte veicolato verso valle dove, in seguito all'occlusione dell’alveo, si è verificato il deposito di fango e detrito sui prati e sulla strada forestale per Pian Palù.

Negli anni successivi altri eventi di minore entità hanno interessato il rio Taviela senza apportarvi grossi danni. L’ultimo in ordine cronologico risale all'agosto del 2018 quando le precipitazioni concentrate sulla vedretta Taviela e lo scioglimento nivale hanno innescato una colata detritica che ha eroso l’alveo fino poco a valle della presa d’acqua dove si sono registrati i danni principali, mentre, nel tratto a valle, la colata si è allargata ma senza diffondersi in modo incontrollato grazie all'azione di mitigazione della piazza di deposito.

L’evento del 30 luglio scorso è stato di una magnitudo maggiore rispetto a quello del 2018 con dinamiche simili all'evento del 1988 provocando il danneggiamento dell’opera di presa, il riempimento della piazza di deposito ed il sovralluvionamento sui prati e la strada forestale in località Frate.

Immediato l'intervento del Servizio Bacini montani, dell'amministrazione comunale e dei Vigili del fuoco volontari di Pejo, per ristabilire la viabilità sulla strada forestale e il percorso del torrente. In collaborazione con il Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento l’area è stata, inoltre, oggetto di un rilievo fotogrammetrico con drone allo scopo di quantificare il volume mobilizzato e le dinamiche evolutive del processo, dati questi che saranno preziosi per il continuo aggiornamento del catasto eventi alluvionali del Servizio Bacini montani.

(upstdi)

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