Il Servizio Bacini montani monitora i corsi d’acqua di fondovalle.
INIZIATA L’ANNO SCORSO UN’ATTIVITÀ DI RILEVAMENTO SISTEMATICO CON TECNOLOGIA LiDAR DEI CORSI D’ACQUA DI FONDOVALLE.

19/02/2025 - Capire come cambiano i corsi d'acqua nel tempo è fondamentale per prevenire le alluvioni e proteggere il territorio. La conoscenza della morfologia fluviale permette di gestire al meglio le emergenze, pianificare interventi efficaci e integrare la protezione ambientale con lo sviluppo sostenibile. Attività coerenti con le indicazioni e disposizioni del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche e delle direttive europee "Alluvioni" (2007/60/CE) ed "Acque" (2000/60/CE), la cui applicazione non può prescindere da un costante monitoraggio delle dinamiche relative alla morfologia dei corsi d’acqua.

Negli ultimi 15 anni, l’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato le possibilità di monitoraggio dei corsi d’acqua. Il sistema LiDAR, basato su impulsi laser con strumentazione montata su aeromobili, permette oggi di ottenere mappe tridimensionali ad altissima risoluzione, distinguendo tra suolo e vegetazione.

Le recenti innovazioni permettono inoltre al raggio laser di penetrare l’acqua con la possibilità quindi di ricostruire l’alveo sommerso con grande precisione. Rispetto ai metodi tradizionali basati su sezioni topografiche, il LiDAR batimetrico offre vantaggi significativi, in particolare, l’ottenimento di un rilievo continuo e dettagliato senza necessità di interpolazioni ed un’ampia copertura areale in poco tempo.

L’acquisizione di tali dati è funzionale alle attività di pianificazione, progettazione e gestione post-emergenza e costituiscono una preziosa base informativa per la conoscenza delle dinamiche morfologiche connesse al flusso di sedimenti con importanti ricadute sia in termini di gestione dei corsi d’acqua con finalità ambientali e di mitigazione delle alluvioni. Inoltre, l’integrazione con rilievi fotografici, laser scanner terrestri consente una ricostruzione tridimensionale completa anche di ponti ed aree golenali, utile per analisi ambientali ed idrauliche di interventi mirati.

Grazie all’impiego di questa nuova tecnologia, l’obiettivo del Servizio Bacini montani è di monitorare gli oltre 380 km di corsi d’acqua di fondovalle della provincia di Trento con campagne cicliche, garantendo una gestione idrogeologica sempre più efficace e sostenibile.

L’anno scorso la campagna di rilievo ha interessato il tratto di fondovalle del fiume Chiese, il fiume Sarca dalla diga di Ponte Pià al lago di Garda ed il fiume Adige da Mattarello e al confine sud della Provincia. Nel corso del 2025 saranno rilevati il fiume Sarca in Val Rendena e il fiume Brenta dai laghi di Levico e Caldonazzo fino al confine provinciale.

L’attuale programmazione delle campagne di rilievo prevede il completamento del primo ciclo di rilevamento dei 6 principali corsi d’acqua di fondovalle del trentino (fiume Adige, fiume Sarca, fiume Chiese, torrente Noce, torrente Avisio, fiume Brenta) nell’arco di 5 anni.

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